5 Megatrend di Viaggio che lasceranno il segno fino al 2025

20 Giu 2022
5 Megatrend di Viaggio che lasceranno il segno fino al 2025

Dal momento in cui il Covid è entrato nelle nostre vite, sembra che l’unica scelta sia di ragionare esclusivamente a breve termine.  La crisi Covid continua a focalizzarci sulla ripartenza, ma siamo un settore che, abituato a guardare oltre, deve riprendere l’esercizio di ragionare sul medio-lungo termine e adattarsi prima degli altri ai cambiamenti.

 

Immaginiamoci quindi di ri-svegliarci nel 2025. In quale scenario possibile ci troveremo?

Questa è esattamente la domanda che si è posta Skift, testata giornalistica di riferimento del settore, nel suo report annuale Megatrends 2025. Rispetto ai report passati, che profilavano i trend anno per anno, quest’anno i ricercatori hanno deciso di fornire una visione a lungo raggio, in considerazione dei cambiamenti imprevedibili che stiamo vivendo.

A causa delle variabili che entreranno in gioco da qui al 2025, alcuni Megatrends prevedono anche un “counterpoint” cioè una sorta di confutazione, nel caso in cui le previsioni dovessero ribaltarsi o risultare contrastanti.

In questo articolo abbiamo raggruppato i 5 Megatrends più rilevanti in riferimento al mercato turistico: i primi tre trend sondano il cambiamento del comportamento dei viaggiatori leisure e business e gli ultimi due mettono in campo dei modelli innovativi che si intersecano con la repentina digitalizzazione del settore.

Fonte: Skift Megatrends 2025

#1 Turismo slow e consapevole

Nello scenario post-Covid dovremo far fronte a un’altra grande sfida dell’umanità: il cambiamento climatico. Scossi dalla pandemia e dalle sue conseguenze, i viaggiatori nel 2025 saranno catapultati in una nuova consapevolezza.

Le generazioni di viaggiatori finora si sono caratterizzate per essere “price-conscious”, “experience-seeking”, and “destination-indecisive”. Ovvero attente al prezzo, alla ricerca di esperienze memorabili estemporanee e indecise sulla destinazione. Sean O’Neill, Senior Travel Tech Editor di Skift, ha descritto i viaggiatori futuri con tre aggettivi: attenti, consapevoli e decisi.

Secondo Skift questo nuovo approccio deriva anche dai cambiamenti demografici in corso: sempre più giovani della Generazione Post-Millennials e Z spenderanno in futuro per i viaggi, come parte integrante del loro tempo libero.

I viaggiatori di questa generazione abbracceranno sempre di più un turismo slow, dedito alla scoperta introspettiva e immersiva dei luoghi. Preferiranno lasciarsi sorprendere da qualcosa di inaspettato, lasciandosi trasportare dalle sorprese del territorio, piuttosto che attenersi a un rigido e frenetico itinerario da spuntare.

Fonte: Skift Megatrends 2025

Entra in gioco il cosiddetto turismo rigenerativo ovvero, secondo le parole del New York Times, “la possibilità di lasciare un posto in modo migliore di come lo si è trovato”.
Alcune aziende turistiche e destinazioni nel passato avevano già iniziato a rivolgersi a un pubblico ricettivo che desiderasse non solo visitare un luogo, ma anche effettuare un qualche servizio di volontariato in loco, a favore dell’ambiente e della comunità. Sempre più agenzie di viaggi e tour operator faranno l’occhiolino a questi tipi di esperienze “rigenerative” e ai viaggi solidali.

Counterpoint – verso un nuovo turismo di massa

D’altro canto, molti ricercatori sono dell’idea che le più grandi aziende del settore, nello scenario post-Covid, non rivedranno le loro priorità in base al cambiamento climatico quando dovranno pensare ai profitti, alle valutazioni del mercato borsistico e alle aspettative degli azionisti. Come ha affermato il CEO di Tripadvisor Steve Kaufer, quando la domanda tornerà a essere ai livelli pre-Covid, non molto cambierà. Possibile che il turismo di massa abbia una memoria così corta?

 

#2 Il Turismo domestico si consolida

Il leisure travel, ovvero il turismo ricreativo, raggiungerà e supererà nel 2025 i livelli storici del 2019. Nonostante questo dato incoraggiante, le risposte globali e regionali riguardo alle misure di contenimento della pandemia procederanno in maniera disuguale.

Se è vero che in questi ultimi 2 anni la parola che rimbombava nella mente degli operatori era turismo di prossimità, possiamo affermare con certezza che questo trend non è una moda passeggera ma si consolida per rimanere.

Del resto, instabilità politiche nel mondo, guerre commerciali e le conseguenze del cambiamento climatico hanno ulteriormente corroborato la tendenza a viaggiare in prossimità.

Altro fattore da prendere in considerazione è il senso di comunità che è emerso dal periodo di pandemia: molti più viaggiatori sono più consapevoli del fatto che, sostenendo il commercio locale e le piccole aziende, potranno dare il proprio contributo per risollevare il loro territorio dopo un 2020 di recessione.

Counterpoint – ripopolamento turistico delle città e corridoi internazionali di viaggio

Le città non perderanno la loro attrattiva e si equipaggeranno nel 2025. Esigenze di sanità pubblica spingeranno le città a rivedere la mobilità urbana facendo fronte all’inquinamento dell’aria. Nuovi spazi metropolitani urbani verdi, innovazioni tecnologiche saranno le basi del ripopolamento turistico delle città. Per esempio Parigi ha deciso di eliminare 75.000 parcheggi e di convertirli in aree pubbliche. Il Progetto di Milano Strade Aperte ha dato priorità a ciclisti e pedoni, così come a Bogotà e Londra.

Coloro che fremono per ritornare a viaggiare in paesi lontani, non hanno sicuramente abbandonato la loro top-list, adattandola ai tempi, ovvero a una permanenza maggiore e a una scoperta più lenta.

C’è da sottolineare però, che a livello internazionale, le bolle di viaggio o i corridoi di viaggio che molti Stati hanno formato durante la pandemia nel 2020 e 2021 rimarranno corridoi semi-permanenti di discriminazione e intolleranza che avvantaggiano alcuni Stati, etnie e religioni rispetto ad altre.

I requisiti di ingresso in alcuni Paesi saranno così stringenti che molti viaggiatori opteranno per destinazioni domestiche o più prossime rispetto a viaggi esotici. Questi cambiamenti avvengono anche in un momento storico in cui avviene uno spostamento del potere d’acquisto della classe media verso est, verso la Cina soprattutto. Saranno questi viaggiatori a ridisegnare le dinamiche del viaggio internazionale.

 

#3 Workation e un nuovo turismo d’affari 

La digitalizzazione forzata dei posti di lavoro e una nuova “cultura d’ufficio” porteranno nel 2025 a un boom sorprendente di spostamenti per lavoro.

I lavoratori in smart working da ogni angolo del mondo dovranno mettersi in viaggio per partecipare a meeting aziendali generali, assemblee straordinarie di azionisti o in occasione di team-building e nuove collaborazioni. Questo trend permetterà di bilanciare miliardi di dollari di perdite causati dalla videoconferenza.

Il lavoro da remoto ha dimostrato la sua efficienza e produttività durante il periodo della pandemia; allo stesso tempo, però, in azienda non dovrà mancare il contatto umano. Alcune imprese manterranno nostalgicamente le loro sedi simboliche, altre apriranno probabilmente diversi uffici satelliti per venire incontro agli spostamenti dei loro collaboratori.

Nel 2025 tutti i dipendenti diventati “digital nomads” diventeranno i nuovi viaggiatori business: per benefit, bonus, gratifiche e una maggior adesione agli obiettivi aziendali, sempre più imprese richiederanno questi tipi di spostamenti e attività a specialisti corporate, tour operator e agenzie di viaggio di organizzare .

#4 Il subscription model 

Nel 2025, il subscription model, ovvero un modello di abbonamento con pagamenti ricorrenti e scaglionati sarà secondo Skift un modello mainstream per molte aziende del settore.

Le grandi offerte e promesse basate su pagamenti annuali o mensili come alternativa agli acquisti una tantum ha sicuramente attirato l’attenzione in questi ultimi anni.

Brand di hospitality come Selina hanno realizzato un piano che permette ai lavoratori da remoto di cambiare casa ogni mese, spostandosi in giro per il mondo. Se la tendenza è alle fasi iniziali per il settore ricettivo e le compagnie aeree, si presume che anche il settore tour & activities possa aderire a questo nuovo concept.

Potranno esserci modelli di abbonamento che propongono sorprese per i clienti migliori, o le aziende potranno utilizzare questo modello sulla base dei compensi extra o dei bonus ai loro dipendenti. Anche la sostenibilità ambientale potrebbe beneficiare grazie a questi pagamenti a flussi cadenzati.

Pensate come, nel commercio al dettaglio, da anni Amazon abbia beneficiato non solo dei canoni del suo programma Prime, ma anche delle visite extra che il suo sito ha ricevuto da quegli stessi abbonati al suo programma fedeltà di abbonamento. Quindi è possibile affermare che, come nel caso di Amazon, i servizi di membership portano più acquisti/conversioni.

Allo stesso modo, secondo Skift, le aziende turistiche potrebbero introdurre servizi di membership nelle loro offerte per aumentare l’interazione dei clienti, fornendo loro un nuovo tipo di upselling.

 

#5 I mobile wallet (tramite app) rovesciano i tradizionali pagamenti in viaggio

Le app di pagamento, i social media e le criptovalute si affermeranno sempre di più nel settore viaggi. Una nuova ondata di servizi di pagamento s’integrerà all’interno del tessuto digitale, capovolgendo le tradizionali modalità di pagamento per prenotare viaggi ed esperienze.

Il concetto di pagamento mobile ha varcato già da qualche anno i confini cinesi e si sta consolidando. Durante la pandemia, in cui milioni di persone sono stati bloccati in casa, i pagamenti via mobile sono aumentati per lo shopping sul web, le esperienze online e i servizi di delivery/take-away.

Fonte: Skift Megatrends 2025

Ispirandosi a WeChat Pay, sempre più social media stanno elaborando le proprie valute: la criptovaluta di Facebook, Diem (prima Libra), ha creato un nuovo mercato di influencer Instagram, ampliato dal livestream marketing.

Anche i sistemi operativi hanno sondato questo terreno: nel 2020 Apple Pay ha rappresenta il 5% di tutte le transazioni globali online e raddoppierà nei prossimi 5 anni.

Un’altra conseguenza della pandemia è stato l’aumento dei pagamenti contactless.

Secondo un sondaggio di Skift e Oracle Hospitality, durante la pandemia i pagamenti contactless, seguiti da chiavi digitali e servizi di messaggistica digitale sono stati fattori imprescindibili per la sicurezza dei viaggiatori, rendendo più agevole il distanziamento sociale.

Anche per il turismo d’affari, l’utilizzo del mobile wallet guadagnerà terreno da qui al 2025. Come ha affermato Bart Topkings, Managing Director dei pagamenti da Amadeus: “il 2025 sarà l’anno in cui i pagamenti alternativi soppianteranno i contanti e le carte di credito nelle transazioni del settore travel”.

Fonte: Skift Megatrends 2025

 

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