FRI-Tur: nuovi incentivi per settore turistico

Albergatori, ci siamo: da oggi 1 marzo è possibile inviare la richiesta per accedere al FRI-Tur , l’ultimo incentivo promosso dal Ministero del Turismo a favore delle strutture ricettive italiane.
Come di consueto, vi diamo alcune informazioni chiave per capire meglio di cosa si tratta e come farne richiesta.
Cos’è il FRI-Tur
L’incentivo si chiama FRI-Tur , che sta per Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo.
La misura è prevista dal PNRR (Misura M1C3 investimento 4.2.5), promossa dal Ministero del Turismo e gestita da Invitalia, ed è volto a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale .
La dotazione ammonta a 1 miliardo e 380 milioni di euro.
Il 50% delle risorse è destinato alla riqualificazione energetica, mentre il 40% delle risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa è destinato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno : Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le agevolazioni verranno concesse sulla base della valutazione dei progetti , affidata a Invitalia, quindi potete prendervi qualche giorno per definire e inviare il vostro progetto.
Chi può richiedere le agevolazioni
Le agevolazioni previste dal FRI-Tur sono riservate alla seguenti tipologie d’impresa :
- alberghi
- agriturismi
- strutture ricettive all’aria aperta
- imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale
- stabilimenti balneari
- complessi termali
- porti turistici
- parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici
Ci sono poi alcuni requisiti che le imprese devono possedere al momento della presentazione della domanda, fra cui:
- gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento
- essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento
- avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale
- essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi
- essere in regime di contabilità ordinaria
- essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima
Forme di incentivo
Sono previste due forme di incentivo:
- Contributo diretto alla spesa > concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili.
- Finanziamento agevolato > concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.
Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti. 👉 Guarda l’elenco delle banche aderenti
La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile.
L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili, e l’IVA complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.
I suddetti incentivi non sono cumulabili con quelli previsti dall’art.1 del Decreto-Legge 6 novembre 2021, n. 152, né con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
Le agevolazioni possono essere concesse fino al 31 dicembre 2023 , salvo eventuali proroghe autorizzate dalla Commissione Europea.
Interventi di digitalizzazione
Ecco il dettaglio delle spese finalizzate alla digitalizzazione delle imprese turistiche che possono essere incluse nel progetto per il FRI-Tur:
- acquisto di modem, router e impianti wifi
- realizzazione di infrastrutture server, connettività, sicurezza e servizi applicativi
- acquisto di dispositivi per pagamenti elettronici e di software, licenze e sistemi per la gestione e la sicurezza degli incassi online
- acquisto di software e relative applicazioni per siti web ottimizzati per il sistema mobile
- creazione o acquisto di software e piattaforme informatiche per le funzioni di prenotazione, acquisto e vendita on line di pernottamenti, pacchetti e servizi turistici, tra cui gestione front, back office e API – Application Program Interface per l’interoperabilità dei sistemi e integrazione con clienti e fornitori
- acquisto di licenze software per migliorare le relazioni con i clienti, anche con il sistema CRM – Customer Relationship Management
- acquisto di licenze software indispensabili per il collegamento all’hub digitale del turismo (vedi misura M1C3-I.4.1 del Pnrr)
- acquisto di licenze del software ERP- Enterprise Resource Planning per la gestione della clientela e dei processi di marketing, vendite, amministrazione e servizi al cliente
- acquisto di programmi software per piattaforme informatiche per la promozione e commercializzazione digitale di servizi e offerte
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